29 mar 2020

Cookies al cioccolato, mandorle e cornflakes

Il tema di oggi è l'insolitudine. Stavo leggendo un articolo su un quotidiano che mi ha fatto riflettere, diceva così: se nessuno si salverà da solo è perchè nessuno è mai stato in apparenza più solo, ma in realtà mai meno di così. L'esempio del Papa, in quell'immagine di piazza San Pietro deserta, sotto una
pioggia incessante, apparentemente solo ma che non ha mai avuto tanti occhi su di sè, tante persone, credenti o meno, disposte ad ascoltarlo. Persone che si ammalano, e sono da sole, ma che poi si ritrovano in un letto di ospedale, con medici e infermieri che diventano la loro nuova famiglia, e che gioiscono dei loro piccoli progressi di salute.

In questa insolutidine vi posto una ricetta semplice, che potete fare con i vostri affetti più cari, che alla fine sono quelli che ci salvano sempre, per quanto a volte una stretta convivenza possa essere dura e faticosa.


Ingredienti:

  • 50 g di mandorle
  • 225 g di farina 00
  • 60 g di zucchero bianco
  • 60 g di zucchero di canna
  • un uovo
  • 100 g di burro
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di bicarbonato
  • 150 g di gocce di cioccolato fondente
  • una manciata di corn flakes
Tritare grossolanamente le mandorle, impastare a parte la farina, lo zucchero bianco e di canna, l'uovo, il burro, due cucchiaini di lievito per dolci, un pizzico di sale e un pizzico di bicarbonato. Aggiungere le mandorle tritate grossolanamente, 150 gr di gocce di cioccolato e una manciata di corn flakes, impastando il tutto.
Dall'impasto ottenuto formare delle palline piu' piccole  di quelle da golf, disporle su carta da forno distanziate di circa 5 cm e farle riposare in frigo per circa 30 minuti. Cuocere quindi a forno statico a 180 gradi per circa 20-22 minuti. Sfornare e far raffreddare circa una quindicina di minuti prima di assaporare.








Queste foto sono di mio figlio Nicola, che ringrazio per la disponibilità e l'aiuto che mi da in questi giorni di dura prova per me.

A proposito di insolitudine...lo stesso Bob Dylan, da sempre un artista solitario, ha deciso di pubblicare un brano inedito su JFK della durata di circa 17 minuti, registrato qualche tempo fa, quasi a voler condividere questa sensazione di unione, lui, sempre così isolato, ma presenza costante.





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